mercoledì 14 novembre 2007

Non lamentiamoci della scuola di Montepiano ! ! ! !
Record: la scuola più piccola del mondo
Record (negativo) per una scuola elementare in Cina: un insegnante e un solo allievo (vedi foto). L’insegnante si chiama Li Yongchun, ha 61 anni, ed insegna nella scuola locale nel del villaggio Dasu, nella zona di Longjing, da oltre 25 anni, ma ora è rimasto solo uno studente nelle sue classi. “Agli inizi della mia carriera la scuola aveva oltre 400 studenti, ma negli anni novanta molte famiglie sono emigrate da questa zona montuosa verso valle, fino a rimanere solo 10 studenti”. Ora l’unica studentessa è Han Hongyang, e le materie di insegnamento sono sei (tra cui il cinese e il coreano, oltre a storia, geografia e matematica).
Durante l’intervallo studentessa e professare giocano insieme a ping pong, a badminton, a palla, anche se il sessantunenne professore fa un po’ fatica… Provate ad immaginarvi la situazione paradossale per entrambi: la studentessa… non può copiare, nè ricevere suggerimenti durante le interrogazioni, non può parlare di musica o di ragazzi con compagni di classe (al massimo si può inventare un compagno immaginario), non può distrarsi in quanto gli occhi del professore sono sempre su di lei.. Ma almeno non subirà il temibile momento pre-interrogazione, col prof che - registro alla mano e dito accusatorio che scorre sull’unico nome - dice “oggi interroghiamo… interroghiamo….” E alla fine la più temibile delle congetture: se il professore promuove l’unica allieva rimane… senza studenti, e quindi senza
lavoro! Forse forse le conviene bocciarla il più possibile?

sabato 10 novembre 2007







Forse i più giovani non capiranno, ma questa lettura strapperà più di un sorriso a chi è nato prima degli anni ottanta:



Noi che la penitenza era ‘dire fare baciare lettera testamento’.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e più era rosso più eri figo.
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo ‘Parco Della Vittoria e Viale DeiGiardini’.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che ’se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce’.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c’era l’amico in casa.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l’ambulanza.
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c’era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.
Noi che giocavamo a ‘Indovina Chi?’ e conoscevamo tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città.. (e la città con la D era sempre Domodossola. Denver venne molto tempo dopo).
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l’album Panini.
Noi che avevamo il ‘nascondiglio segreto’ con il ‘passaggio segreto’.
Noi che giocavamo a ‘Merda’ con le carte.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!!
Noi che ‘Si ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe più forte di Holly…’
Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o un francese, un tedesco e un italiano.
Noi che alla messa ridevamo di continuo.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c’era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le quattro.
Noi che quando a scuola c’era l’ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava due.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c’era Happy Days.
Noi che il primo novembre era ‘Tutti i santi’, mica Halloween.
Noi che le birre erano Peroni, Moretti, Dreher e Wuhrer.. e basta!!!
Noi che a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda.
Noi che abbiamo avuto le tute lucide che facevano troppo figo.
Noi che si suonava la pianola Bontempi.
Noi che come scarpa da calcio avevamo la pantofola d oroNoi che abbiamo visto 15 volte i Goonies, Ritorno al Futuro e Stand by me.
Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire.
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli.
Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu con l’interno arancione e i mini ciccioli nel taschino.
Noi che se eri bocciato in 3° media potevi arrivare con il Fifty truccato ederi un figo dellaMadonna

NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO QUANDO CE LE RICORDIAMO.
NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI